vista san gimignano

Gita fuori porta a San Gimignano

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San Gimignano è uno dei borghi più caratteristici della Val d’Elsa e di tutta la Toscana. 

Con la sua selva di torri che svettano dal borgo arroccato, vi saprà rapire al primo sguardo.

Conosciuto come la Manhattan del Medioevo, ed eletto Patrimonio dell’Unesco nel 1990, questo storico borgo deve infatti la sua
fama e riconoscibilità alle tredici torri rimaste sulle 72 presenti nell’epoca medievale.

Lo staff di Villa Nadar ha quindi pensato di consigliarvi questa tappa per arricchire la vostra vacanza di un’esperienza 

assolutamente indimenticabile ed imperdibile.


Se ti abbiamo incuriosito e vuoi seguire il nostro itinerario, continua a scorrere.
Qui il link per arrivare al parcheggio di San Gimignano, dal nostro hotel:

VILLA NADAR – SAN GIMIGNANO parcheggio Montemaggio

Dopo aver parcheggiato la vostra auto, possiamo partire con il tour.
Vi basterà attraversare la strada, costeggiare per qualche passo le mura e vi ritroverete 

davanti alla Porta san Giovanni; inizio e fine del nostro itinerario.

Porta San Giovanni fu costruita durante il XIII secolo. La sua particolarità sta tutta nell'arco esterno a spicchi che è sormontato da una sala di guardia sostenuta da sei archi pensili trilobati.

Accanto alla guardiola, possiamo vedere un piccolo campanile che sormonta la navata destra di una chiesa del XVI secolo, "La Madonna dei Lumi", che fu in parte demolita per dare maggior spazio e visibilità alla bellissima porta, che permette l’accesso al borgo da sud.

Porta San Giovanni

Attraversata la porta, proseguiamo verso il centro del paese, camminando sull'acciottolata via San Giovanni. Qui troveremo Torre Casa Campatelli, la prima delle torri familiari del borgo. Visitabile il sabato e la domenica, incorporata in un palazzo settecentesco perfettamente arredato, l'interno della torre,  rievoca la vita della borghesia toscana di fine '800. 

torre casa campatelli

Lasciata la torre sulla destra svoltiamo nel piccolo vicolo a sinistra, subito a destra e di nuovo a sinistra per immetterci in Via del Prunello. Di qui raggiungiamo l'ingresso della Rocca di San Gimignano; centro comunale di documentazione e degustazione del vino Vernaccia e dei prodotti locali. Realizzato dal Consorzio della Denominazione San Gimignano, il centro riunisce tutti i produttori del vino Vernaccia di San Gimignano DOCG, prima Denominazione di Origine italiana nel 1966, e tutela e valorizza la produzione vitivinicola del territorio.

La Rocca vuole essere il luogo dell’esperienza diretta del vino, che non significa solo degustazione, ma anche conoscenza e contatto emozionale. In Toscana rappresenta un esperimento unico e originale, è la prima realtà gestita da produttori ad utilizzare i più moderni mezzi tecnologici e multimediali per offrire ai visitatori un'esperienza completa. Si va quindi dalla degustazione del vino con l’assistenza di esperti sommelier, ad un touch screen con l'elenco delle aziende produttrici di Vernaccia e  notizie su tutti i prodotti tipici del territorio (lo zafferano di San Gimignano DOP, l’olio extra vergine di oliva Toscano IGP, il prosciutto toscano DOP, la finocchiona IGP), fino al percorso multimediale situato al primo piano. Qui ogni sala ha un suo tema: la storia secolare della Vernaccia di San Gimignano, i suoi poeti, il territorio, l'agricoltura, la vendemmia e il processo di vinificazione, raccontate attraverso immagini, luci, suoni, voci, video, ologrammi, visori con filmati a 360 gradi.

Vernaccia di San Gimignano Wine Experience - La Rocca

Dopo un giro nel parco della Rocca, percorriamo l'omonima via e svoltiamo poi a destra per immergerci in Piazza delle Erbe. Il nome deriva probabilmente dal mercato di prodotti locali che si tiene solitamente qui, come in passato. 
La piazza ha un'originale forma triangolare che si incunea verso la Rocca. È stata recentemente pavimentata con mattoni, apparendo ora più grande, ma meno intima di qualche anno fa, quando era ombreggiata da vecchi pini e aveva una piccola fontana. Oggi, le caratteristiche architettoniche più interessanti di questa piazza sono la semplice eleganza delle sue case e le due torri "gemelle", erette dalla famiglia ghibellina Salvucci. Il loro palazzo, tuttavia, non esiste più.

 

piazza delle erbe

Finito il tour nella piazza  entriamo nella Piazza del Duomo. Immediatamente sulla destra possiamo ammirare la scalinata che porta all'ingresso del Duomo, e di fianco il Palazzo Comunale. 
Sulla destra vediamo invece Palazzo Chigi-Useppi, l'ex Palazzo del Podestà, con la sua Torre Rognosa che fu usata come prigione fino alla fine del XIV secolo.

piazza del duomo

Iniziamo il giro degli edifici della piazza dal Duomo di San Gimignano: principale luogo di culto della città. Situato in cima a un'ampia scalinata, è stato costruito probabilmente nel 1056 e sicuramente consacrato nel 1148, ha subito ristrutturazioni (nel 1239) e fu ampliato secondo progetto di Giuliano da Maiano nel 1460. 

La facciata spoglia in travertino è di epoca romanica e presenta un rosone centrale. Lo spazio interno della chiesa, a pianta basilicale, è ritmato da quattordici classiche colonne tuscaniche in pietra, di cui dieci di forma rotonda e quattro ottagonali. Le pareti della chiesa sono interamente coperte da meravigliosi affreschi che raccontano le Storie del Nuovo e del Vecchio Testamento dipinte da illustri pittori della scuola senese del XIV secolo come Lippo e Federico Memmi e Bartolo di Fredi.

Nel Duomo è inoltre possibile ammirare un gioiello del Rinascimento: la Cappella di Santa Fina che ha visto al lavoro tre importanti artisti fiorentini. La cappella è dedicata alla santa più cara a San Gimignano la quale, colpita in giovane età da una grave malattia, volle giacere per il resto dei suoi giorni su una tavola di legno che, al momento della sua morte, fiorì di viole gialle. Ogni anno, a marzo, le viole di santa Fina fioriscono rigogliose in mezzo alle dure pietre delle torri che costituiscono il celebre profilo della città medievale.

basilica collegiata di Santa Maria Assunta

Uscendo dalla basilica ci dirigiamo verso il complesso dei Musei Civici, sempre in Piazza del Duomo. Questo comprende il Palazzo Comunale, la Pinacoteca e la Torre Grossa (la più alta tra le torri arrivate fino ad oggi) su cui si può salire per ammirare un panorama unico dall’alto dello splendido borgo medievale. Dentro Palazzo Comunale, chiamato anche Palazzo del Popolo o Palazzo Nuovo del Podestà, si può visitare la Sala del Consiglio, battezzata Sala Dante in ricordo del soggiorno del Sommo Poeta nel 1299, dove si trova un ciclo di affreschi di caccia del 1290 del pittore fiorentino Azzo di Masetto, ma anche la Maestà di Lippo Memmi, seguace di Simone Martini.

l secondo piano del Palazzo Comunale si trovano la Camera del Podestà, magnificamente affrescata, e la Pinacoteca, che conserva capolavori dei pittori senesi e fiorentini dal Duecento al Quattrocento, come Filippino Lippi, Benozzo Gozzoli, Benedetto da Maiano e Pinturicchio.

Il giro termina salendo sulla Torre Grossa, risalente al 1311, da cui si gode di una vista privilegiata su tutta San Gimignano.

 

musei civici

Imbucando via San Matteo ci lasciamo alle spalle la pizza e seguiamo questa caratteristica strada fino all'incrocio con via XX Settembre. Arriviamo così all'ex Conservatorio di Santa Chiara, il quale comprende il Museo Archeologico, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Raffaele De Grada", e la Spezieria di Santa Fina. Ubicata al primo piano, la Spezieria, annessa nel 1253 allo Spedale omonimo, fu organizzata in due ambienti attigui che comprendevano una "bottega" e un "laboratorio" di produzione di medicinali a uso dello Spedale stesso.
L'allestimento propone un attento recupero di suppellettili e arredi delle antiche istituzioni sanitarie della città: sono esposti diversi campioni di forme vitree databili tra la fine del Cinquecento e il Settecento e riferibili alla produzione locale, e soprattutto preziosi vasi da farmacia del XV-XVIII secolo che ancora conservano le sostanze medicinali che servivano per la preparazione dei farmaci, che ancora accompagnano i visitatori coi loro aromi benefici.

conservatorio di santa chiara

Usciti dalla nostra storica immersione, possiamo decidere di percorrere il percorso a ritroso, oppure allungare leggermente e seguire via delle Fonti, fino alle Fonti Medievali, per una strada più bucolica e rientrare poi in paese attraverso la Via di Santo Stefano.

ritorno al centro

Se avete seguito il vostro spirito avventuriero vi ritroverete alla Chiesa di San Lorenzo in Ponte. Da qui proseguiamo in via del Castello e arriviamo alla caratteristica Piazza della Cisterna, cuore di San Gimignano. Originariamente fiancheggiata da botteghe e taverne, la piazza ha una particolare forma triangolare con al centro un pozzo ottagonale in travertino che dà il nome alla piazza.

La piazza ha un'atmosfera magica che porta i visitatori indietro nel tempo. Antichi edifici e torri si alternano in perfetta armonia intorno alla piazza. Guardando Via del Castello, da cui siamo arrivati, sul lato destro, possiamo ammirare Palazzo Tortoli, con le sue eleganti bifore risalenti al XIV secolo, la torre mozzata appartenuta alla famiglia Pucci, l'Hotel Cisterna, antica residenza delle famiglie Cetti e Bracceri; Palazzo Ridolfi, Palazzo Pellari e Palazzo Ardinghelli, con le sue due torri.
Dall'altro lato della piazza, Palazzo Lupi si erge con la sua Torre del Diavolo, che secondo la leggenda fu costruita da Satana. 

 

(A seconda del periodo troverete la piazza allestita per ospitare feste e sagre paesane.)

piazza della cisterna

Lasciata sulla sinistra la nostra cisterna, passiamo sotto l'arco tra le torri dei Cugnanesi e dei Becci, ritrovandoci nuovamente all'incrocio tra Torre Campatelli e via di Quercecchio. Sta a voi qui decidere se ripercorrere via S. Giovanni o prendere la parallela Via Di Berignano e tornare verso la Porta San Giovanni e terminare il nostro itinerario. 

fine del tour